L’Italia raggiunge il 64% di Raccolta Differenziata aumentando di un punto rispetto al 2020, ad un passo dal 65% previsto dalla legge. L’incenerimento cala mentre la Sardegna è strepitosa con il 74,9%. 

L’Italia delle buone pratiche cresce nonostante a crescere (ma era fisiologico dopo la pandemia) siano anche i rifiuti che comunque stazionano ancora sotto i 30 milioni di tonnellate (29,6 milioni di tonnellate).

Ancora una volta è il Veneto con il 76,2% di RD la prima della classe con Treviso ad uno stratosferico 88,6% su scala provinciale. Ma ormai non è più solo il nord a “dominare” ma un po’ dovunque si diffondono numeri straordinari.

Non solo la Sardegna ma forse la “notizia” è che la provincia di Trapani con il 74,2 (415.000 abitanti) è la provincia vincitrice non solo per la Sicilia ma moralmente per tutto il nostro Paese.

Stagnanti i risultati di Roma e Napoli dove nonostante impegni conclamati mai attuati stazionano sotto il 45% .

In Toscana è soprattutto la lucchesia (dove la Regione avrebbe voluto realizzare 2 inceneritori poi sconfitti) a dominare con quasi il 77% in tutta la provincia mentre Lucca con oltre l’80% è il capoluogo migliore e dove Capannori batte tutti tra i comuni con più di 25.000 abitanti con oltre l’86% (ma quest’anno sta sfiorando l’89%).

Firenze capoluogo è il “sasso al collo” delle buone pratiche con un misero 52% mentre tutto il sud (Arezzo, Siena, Grosseto) fanno ancora peggio (guarda caso li’ ci sono gli inceneritori!).

Gli inceneritori stazionano a 37 – come l’anno precedente – mentre cala lievemente la percentuale bruciata così come il ricorso alla discarica.

Su scala europea non a caso i Paesi che producono più rifiuti sono Austria, Danimarca e Svizzera con i primi due oltre gli 800 kg procapite/anno (la Svizzera oltre i 700) notoriamente tutti Paesi inceneritoristi.

Nel complesso, buone notizie. E pensare che nel 2003 la RD raggiungeva appena il 17%.

Domanda: perché la RD è quasi quadruplicata? Per l’impegno dei Governi nazionali e regionali o per l’impegno di associazioni, comitati, comunità e comuni?

Per aiutarvi a rispondere vi ricordiamo che Zero Waste Italy è sorta proprio nel 2003.

Buone pratiche a tutti!

Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Italy

Leggi il Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA 2022