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La scultura realizzata dall’artista Stefania Brandinelli per il Premio “Le buone pratiche d’impresa verso Rifiuti Zero”

“La giornata finale del Meeting Zero Waste, dedicata alle buone pratiche d’impresa verso Rifiuti Zero, ha visto una grande partecipazione ed è stata caratterizzata da un’attenzione rivolta soprattutto alla qualità delle imprese premiate. Queste hanno ricevuto – dichiara Rossano Ercolini – in premio una scultura dell’artista-attivista Stefania Brandinelli, consegnato di volta in volta dai rappresentanti regionali di Zero Waste Italy e da personaggi provenienti dal livello nazionale e internazionale. E’ stato appassionante conoscere dai protagonisti responsabili delle rispettive imprese la loro storia e i risultati raggiunti. La conoscenza – afferma Ercolini – si basa sulla storia di ognuno. Sono gli uomini che producono conoscenza. Ciò che è emerso da questa giornata è un alto valore e ci mostra uno spaccato di vita di impresa. Persone di grande esperienza, giovani che credono in un futuro migliore, nella difesa del pianeta.”

L’evento è stato organizzato da Zero Waste Italy, il Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, l’ass. Ambiente e Futuro con il supporto del Comune di Capannori.

Media partner dell’evento Radio 24 con la trasmissione “Si può fare”. Ascolta al minuto 06:10 l’intervista a Rossano Ercolini 

 

Associazione Rondine, Arezzo

Daniele Gaudenti consegna il premio ai ragazzi dell'associazione "Rondine"

Daniele Guidotti della Gaudats Junk Band consegna il premio ai ragazzi dell’associazione “Rondine”

Un esempio di impresa sociale e culturale di grande importanza, in quanto muove da studenti provenienti da diversi paesi in conflitto fra loro, che ha deciso di progettare il proprio borgo adottando i dieci passi rifiuti zero.

Bio-distretto di Montalbano, Firenze

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Alberto Bencistà premia il Biodistretto di Montalbano – Firenze

Brillante esperienza di connessione di imprese agricole in un’area territoriale caratterizzata dalla produzione di beni alimentari di qualità a chilometro zero. Questo approccio produttivo consente di coniugare la qualità del prodotto e delle eccellenze alimentari toscane con la tutela dell’ambiente e del paesaggio, assumendo come dato caratterizzante una responsabile e riuscita sintesi fra ecologia ed economia.

Centro di Ricerca Lucense, Lucca

Premio Buone pratiche delle imprese verso Rifiuti Zero 2016

L’ass.re all’Ambiente del Comune di Capannori Matteo Francesconi con il presidente del Centro Ricerca Lucense Dott. Enrico Fontana

Questo centro servizi rivolto alle imprese e in primis alle aziende del polo cartario del distretto di Capannori-Lucca si sta distinguendo non solo per un’elevata capacità di promuovere innovazione attraverso un management e uno staff aperto, dinamico e capace ma anche nella capacità di far tesoro della storia delle relazioni industriali con i contesti territoriali, fatte di conflitti ma anche di soluzioni all’altezza dei tempi e condivise con gli stakeholder. Il progetto LIFE Eco-Pulplast premiato dall’Unione Europea, di cui Lucense è èartner imprescindibile, sta dimostrando la capacità di trasformare il problema oneroso dello scarto di pulper in un’opportunità, applicando alla lettera i dettami dell’economia circolare e di una produzione a chilometro zero mirante a connettere la sostenibilità ecologica e quella economica.

Edizero architecture for peace, Cagliari

Maria Rosa Manca referente di Zero Waste Italy in Sardegna consegna il premio a Marco Cau di “Edizero architecture for peace”

Un esempio entusiasmante animato da Daniela Ducato, che ha trasformato problematiche inerenti allo smaltimento, come quelle legate agli scarti di tosatura delle pecore, in un’opportunità economica e di risanamento ambientale, trasformando questo ed altri prodotti in materia prima-seconda per bioedilizia.

Tonerlab, Livorno

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Bruno Ghigi referente di Zero Waste Italy nel Lazio premia Roberto Castagnoli dell’azienda Tonerlab

Piccola impresa di Livorno che rigenera i toner per stampanti esausti a fini di riuso e di ricambio fornendo un servizio che consente di evitare lo smaltimento di importanti quantità di rifiuti altrimenti non riciclabili.

Kanesis, Catania-Ragusa

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Patrizia Lo Sciuto vicepresidente di Zero Waste Italy e referente per la Sicilia di Zero Waste Italy consegna il premio a Giovanni Milazzo co-founder di Kenasis

Questa startup di giovani dimostra che la produzione di nuovi materiali derivanti da colture tradizionali come quella della canapa è una scelta che coniuga tradizione e futuro. Infatti, la produzione di bioplastiche dalla canapa riduce ulteriormente gli impatti ambientali di questo nuovo materiale in crescente diffusione.

Green Italy, Torino

Gian Drogo referente di Zero Waste Italy in Piemonte consegna il premio a Roberto Revello di Green Italy

Gian Drogo referente di Zero Waste Italy in Piemonte consegna il premio a Roberto Revello di Green Italy

Questa startup rappresenta una riuscita esperienza di “ritorno al futuro” nella riscoperta delle molteplici opportunità economiche ed ecologiche offerte dalla filiera della canapa. Il coraggio imprenditoriale dimostrato, la competenza e la capacità di intessere relazioni con soggetti economici e sociali, hanno fatto di questo progetto un solido punto di riferimento.

Hacking Labs, Lucca

Franco Matrone referente di Zero Waste Italy in Campania consegna il premio a Mirko Berardi di Hacking lab

Esperienza che si muove nello spazio compreso tra l’iniziativa sociale degli stakeholder e quello dell’imprenditoria locale che si è nel tempo configurata come punto di riferimento nella riparazione dei computer e delle apparecchiature elettriche in generale. Non solo colpisce l’efficace semplicità che consente di riutilizzare beni altrimenti da smaltire, ma anche la sua capacità di prefigurare soluzioni vantaggiose per l’economia legate alla preparazione per il riutilizzo dei metalli preziosi contenuti nei prodotti informatici.

Manifattura Maiano, Prato

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Pasquale Allegro referente di Zero Waste Italy per la Calabria consegna il premio a Vittorio Casini dell’azienda “Manifattura Maiano”

Un esempio su scala industriale di combinazione di riciclo e di “scarto zero” applicato in un contesto produttivo molto significativo come quello del distretto tessile di Prato. Manifattura Maiano combina in modo eccellente la tradizione di un passato nel quale non vi era spazio per buttar via, con la capacità di un’innovazione costante e aperta alle nuove frontiere dell’estrazione delle materie prime dai giacimenti urbani diffusi.

Rae-cycle, Siracusa-Cassino

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Antonino Esposito ideatore del progetto Hotel & Ristoranti Rifiuti Zero consegna il premio ad Amadio Santacroce di Rae-cycle

Rappresenta una delle poche piattaforme sul territorio nazionale in grado di estrarre le famigerate terre rare dai rifiuti elettrici ed elettronici, evitando non solo il loro smaltimento, ma valorizzandone le opportunità economiche ed occupazionali.

Selene, Lucca

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Joan Marc Simon direttore esecutivo di Zero Waste Europe consegna il premio a Marco Severini presidente dell’azienda Selene.

Una solida industria lucchese del settore manifatturiero della plastica con la voglia e la capacità di aprire nuovi scenari sostenibili nel suo settore. Per il suo ruolo di capofila nel progetto LIFE Eco-Puplast, premiato dall’Unione Europea, per la sua capacità di trainare settori portanti dell’economia lucchese, di relazionarsi con lo stesso universo degli stakeholders, per la volontà di puntare sull’esplorazione di nuove modalità produttive basate sulle plastiche di seconda vita come quelle presenti nello scarto di pulper di cartiera, questa impresa merita un posto di primo piano nel novero delle aziende attente all’applicazione dell’economia circolare.

MedinMed, Bologna

Natale Belosi referente di Zero Waste Italy per l’Emilia Romagna consegna il premio all’ing. Gabriele Degli Esposti

L’esperienza guidata dal manufacturing engineer Gabriele Degli Esposti merita molta attenzione perché dimostra come un design ben congegnato rivolto ad azzerare i rifiuti dai prodotti, rende praticabili soluzioni riproducibili facilmente su scala industriale e commerciale. Stiamo parlando di un prodotto in vorticosa crescita come le capsule (o cialde) monoporzione per il caffè. Anche grazie al Centro di Ricerca Rifiuti Zero, che nel 2010 promosse un caso-studio sul problema, si sono via via manifestate varie possibili soluzioni, di cui quella di MedinMed appare la più incisiva. Rendere interamente autocompostabile le capsule prodotte in materia cellulosica, addirittura edibile, rappresenta sicuramente una svolta decisiva nella direzione di fornire una concreta alternativa, praticabile su scala industriale, ad un evidente errore di progettazione come quello rappresentato dalle insostenibili capsule usa e getta.