L’ossicombustione è Economia Circolare? A norma di legge trattasi di incenerimento di rifiuti!


È triste che la Regione Toscana non solo avalli l’inadempiente Renzo Macelloni (Peccioli ha appena il 40% di RD, è indecente!) che vuole realizzare un inceneritore Ansaldo tra l’altro sotto sperimentazione, mai riuscita da oltre dieci anni, a Gioia del Colle a Bari e del quale mi sono occupato nel passato recente, ma che si assuma la responsabilità (dopo la batosta di Empoli) di riaprire con Rifiuti Zero un braccio di ferro che non serve a nessuno.

Nell’incontro del 27 giugno figurano personaggi noti e perdenti, come Livio Giannoti ex direttore ALIA che evidentemente ci riprova dopo la batosta subita con la sconfitta di Case Passerini. Ma vediamo brillare anche rampanti conferenzieri chiamati a raccolta da uno come Macelloni che se ne intende di buone pratiche di mettere tutto in discarica o di raffazzonare dissociatori molecolari poi smontati in fretta e furia.

A proposito di Daniele Fortini, presidente ATO Costa, consiglio prudenza e di non prenderla alta magari facendo prevalere la sua esperienza per cui ho comunque sempre avuto rispetto.

A Realacci dico che ai sensi della UE quella della ossi combustione non si configura come Economia Circolare ma al contrario incappa nel “DO NOT SIGNIFICANT HARM PRINCIPLE” in quanto barriera (come tutti i trattamenti termici) proprio alla circolarità. Basta falsi ideologici!

A Muroni, Ciacci, Masullo consigliamo di contattarci (e magari di contattare anche gli amici della Puglia che, ironia della sorte, proprio il 27 giugno saranno a Bruxelles a discutere la petizione inviata al Parlamento Europeo proprio sul caso ITEA- ANSALDO di Gioia del Colle dove è in corso una sperimentazione durata appena 55 giorni (ci sono stati anche sequestri di impianto da parte della magistratura).

Di che si tratta… Di incenerimento con aria…”fritta”?
No con “ossigeno tecnico” e cioè con ossigeno più o meno puro in grado di bruciare a alte temperature (1500 gradi).
Arpa Pugliese ha già fatto rilevare l’alta concentrazioni di polveri sotto il 2,5 mg/mc.

Si dice che questo inceneritore produrrebbe “perline vetrose” da riutilizzare.
FALSO!
Questi prodotti più o meno equivalenti a ceneri non ricadono nell’end of waste e sono a tutti gli effetti legali rifiuti da smaltire tra gli speciali (e non è escluso che possano anche assumere la connotazione di “pericolosi”.

Giani, Monni non passerete, dissociatevi finché siete in tempo!

Intanto vi invitiamo il primo luglio alle ore 15:30 presso ilParco Scientifico di Capannori ad un convegno regionale proprio in risposta a qualsiasi mistificazione dove il sottoscritto metterà la faccia conoscendo il problema, dove ci saranno i comitati popolari dell’area e da tutta la Toscana, dove si collegheranno medici e comitati dell’area barese.

Pensateci bene prima prenderci 10!

Rossano Ercolini