In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, si è tenuto il 5 giugno a Calatafimi Segesta (TP), un convegno di grande interesse sui rischi ambientali dovuti all’utilizzo delle plastiche monouso e sulle alternative possibili.
Organizzato dall’ass. Zero Waste Italy all’interno del progetto europeo ERIC promosso da Zero Waste Europe, per la riduzione dell’uso della plastica nei comuni europei tra i quali Calatafimi Segesta, il convegno ha messo al centro un serio problema che attanaglia il nostro ambiente.
La plastica monouso ha effetti devastanti e pone sfide significative per la società in termini di gestione dei rifiuti, salute pubblica e responsabilità civica.
L’incontro è stato presentato e moderato da Patrizia Lo Sciuto, vicepresidente di Zero Waste Italy, che ha evidenziato l’urgenza di cambiare rotta per passare dall’usa e getta al riuso e di riconoscere la responsabilità estesa dei produttori che dovrebbero trovare soluzioni più sostenibili dei loro prodotti.
Per la parte politica, il Sindaco di Calatafimi Segesta Francesco Gruppuso ha sottolineato l’importanza di ridurre l’uso delle plastiche monouso per proteggere l’ambiente. Il comune come è noto ha messo in atto da anni politiche ambientali ottenendo grandi successi e ha aderito alla strategia Rifiuti Zero nel 2011, che prevede riciclo, compostaggio, riuso, riparazione e riprogettazione dei prodotti che non sono “digeriti nel sistema” escludendo di netto gli impianti di incenerimento dei rifiuti.
Su quest’ultimo argomento ha colpito, durante la conferenza, la seguente dichiarazione del Sindaco Gruppuso: “Dispiace vedere che nei fondi strutturali FSC per la Sicilia, siano destinati 800 milioni di euro per gli inceneritori e nulla per gli impianti di compostaggio che rappresentano la maggiore percentuale di recupero della Raccolta Differenziata (circa il 40 %). Tra i progetti da realizzare era previsto l’impianto di compostaggio di Calatafimi Segesta con progetto esecutivo da realizzare in area confiscata alla mafia; la sua realizzazione avrebbe potuto far diminuire drasticamente non solo il costo di conferimento dell’organico ma direttamente il costo della Tari per i cittadini. Un vero peccato!”
L’Assessora alla Pubblica Istruzione Piera Prosa ha messo in risalto che l’educazione ambientale nelle scuole può favorire una maggiore consapevolezza nelle famiglie, mentre l’Assessore all’ambiente Massimo Fundaró ha affermato che non basta solo riciclare, occorre ottenere un riciclo pulito, di buona qualità e che insieme all’impegno dei cittadini serve investire in impianti adeguati, escludendo gli inceneritori.
Per la parte amministrativa è intervenuto il Dirigente dell’Ufficio Tecnico Territorio e Ambiente del Comune di Calatafimi Segesta Francesco Scandariato che ha mostrato i principali risultati raggiunti dall’Ente Comunale: dall’alta percentuale di Raccolta Differenziata, pari al 97 %, alle azioni di riduzione della plastica con l’acquisto della macchina “Mangiaplastica” finanziata dal Ministero dell’Ambiente; dall’Isola Ecologica Intelligente al Centro di Riuso del tessile, realizzati grazie a “Re-Né”, progetto transfontaliero Italia-Tunisia, dove i cittadini possono conferire piccoli rifiuti elettrici ed elettronici ed anche indumenti usati. Il Dirigente ha concluso il suo intervento illustrando l’imminente consegna ai cittadini del Centro Comunale di Raccolta e il progetto in itinere che permetterà il passaggio dalla Tari alla Tariffa Puntuale, “più rifiuti produci, più paghi”.
Per la parte della gestione dei rifiuti la presidente dell’Agesp, Silvia Bongiorno ha affermato come negli anni in cui l’azienda ha operato nel comune di Calatafimi Segesta i risultati sono stati molto rilevanti; ciò è il frutto di un grande impegno da parte dell’amministrazione comunale ma anche di tutti i cittadini che giornalmente separano in maniera corretta i loro rifiuti.
La parte scientifica è stata approfondita grazie all’intervento di Concetta Messina, docente dell’Università degli studi di Palermo, Dipartimento Scienze della Terra e del Mare e dell’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario di Trapani. La professoressa Messina ha illustrato la ricerca scientifica che conduce attraverso i progetti “BlueRev” e “Engage4Bio” per promuovere la bioeconomia blu regionale e l’utilizzo delle risorse marine. È stata evidenziata l’importanza di un consumo consapevole e sostenibile dei prodotti ittici e come le microplastiche interagiscono con gli organismi marini e il rischio che possano essere trasferite all’uomo.
A seguire l’intervento di Laura Lo Presti, responsabile dei Comuni Rifiuti Zero per Zero Waste Italy, che ha illustrato gli obiettivi del progetto ERIC (Elevate Reuse in Cities) che vanno dall’implementazione di Piani di Prevenzione della Plastica alla promozione di politiche per prevenire rifiuti plastici e promuovere sistemi di riuso. Sono state mostrate alternative possibili all’utilizzo della plastica monouso come contenitori riutilizzabili per il cibo di asporto e azioni che i comuni possono applicare come la stoviglioteca con stoviglie riutilizzabili, per evitare i prodotti monouso nelle sagre, le ordinanze comunali per il divieto nelle feste del rilascio di palloncini in plastica, coriandoli in plastica, lanterne cinesi e altri dispositivi aerostatici, l’installazione di erogatori di acqua negli uffici comunali, la distribuzione di borracce agli studenti per evitare l’uso di bottigliette di plastica, ecc.
La conferenza si è conclusa con la presentazione, a cura del Comune di Calatafimi Segesta, del decalogo per i cittadini per ridurre con semplici gesti l’utilizzo la plastica monouso.