Laura Lo Presti, membro del direttivo di Zero Waste Italy

In data 12 e 13 settembre 2024, nella città di Pola (Croazia) presso il centro comunitario Rojc e il Museo storico e marittimo dell’Istria, si è tenuto l’evento conclusivo ed internazionale del progetto “Communities Go Circular” con un ricco programma di conferenze, workshop, panel e la mostra “Sustainable Solutions“.Questo evento ha riunito esperti, amministratori e cittadini interessati ai concetti di economia circolare e buone pratiche Rifiuti Zero. 

Il primo giorno della conferenza, Jaka Kranjc dell’organizzazione Slovena Ekologi Brez Meja ha tenuto una lezione informativa sulla certificazione di Zero Waste Europe dedicata alle città, come strumento per ridurre i rifiuti in linea con gli obiettivi dell’economia circolare e conseguenti risparmi economici. È seguita la presentazione dei risultati del progetto “Communities Go Circular”, implementato negli ultimi due anni dai partner provenienti da Croazia, Italia e Slovenia: Zelena Istra, Zelena akcija, Zero Waste Italy, Ekologi brez meja e KNOF. Il progetto ha coinvolto oltre 1.000 cittadini che hanno partecipato a più di 40 workshop, 7 workshop per decisori politici/stakeholder/ONG, 4 conferenze internazionali su riparazione e riutilizzo, mostre, concerti e attività di advocacy nel campo del diritto alla riparazione e riutilizzo. Durante il progetto sono state create linee guida che forniscono istruzioni e buone pratiche per avviare attività legate al riuso nelle comunità locali, disponibili in quattro lingue: inglese, croato, sloveno e italiano.
Sono stati inoltre presentati i risultati di un sondaggio sugli atteggiamenti dei cittadini nei confronti della riparazione, incentrato sulle risposte provenienti da Croazia, Slovenia e Italia. Il sondaggio ha rivelato che oltre il 90% dei cittadini ritiene che misure di incentivazione, come aliquote IVA più basse o buoni di riparazione, favorirebbe la causa. Oltre ai risultati del sondaggio, è stato presentato anche un documento che analizza la legislazione Europea sul diritto alla riparazione e fornisce raccomandazioni per migliorarla.La sessione mattutina si è conclusa con una discussione interattiva dei partecipanti “come integrare Rifiuti Zero nella vita quotidiana?” utilizzando il metodo World Café.
Il pomeriggio è stato riservato alla creatività. KNOF ha organizzato il workshop EcoLamps dove i partecipanti hanno creato originali lampade in plastica riciclata e successivamente è stata inaugurata la mostra “Soluzioni sostenibili” sul design innovativo.

Il secondo giorno è iniziato con la tavola rotonda “Verso una città a Rifiuti Zero” in cui relatori provenienti da Italia e Croazia hanno presentato esempi stimolanti di città e comunità che hanno implementato con successo concetti Rifiuti Zero. Laura Lo Presti dell’associazione Zero Waste Italy ha presentato la rete Italiana che riunisce oltre 330 comuni che hanno adottato la delibera Rifiuti Zero, il lavoro fatto sulla mappatura nazionale dei centri di riparazione e riuso (con creazione di sito web) soffermandosi su alcuni stimolanti esempi tangibili e alcune delle attività portate avanti dall’associazione in collaborazione con i tanti gruppi satelliti dislocati in ogni regione. Degno di nota il richiamo alla petizione sempre di Zero Waste Italy “BASTA ROTTAMARE! ORA UNA NORMATIVA CHIARA SU RIPARAZIONE E RIUSO È URGENTE” che su Change.org ha raccolto oltre 30.000 firme e che è stata fisicamente recapitata al Governo Italiano con azione attivista, a mezzo bicicletta. Sono seguiti interventi di amministratori e gestori ambientali:- Edoardo Prestanti, sindaco del comune di Carmignano in rappresentanza di un comune Italiano della rete Rifiuti Zero, ha descritto le buone pratiche di prevenzione, riduzione dei rifiuti e le tante iniziative di consapevolezza promosse dall’amministrazione pubblica, spiegando in primo luogo la motivazione politica di essere parte di questa rete. – Marijan Galović e Marko Ružić dell’azienda municipale VG Čistoća di Velika Gorica hanno presentato i risultati e i piani futuri per l’area di Velika Gorica, annunciando la volontà di iniziare il percorso della certificazione Rifiuti Zero. Galović ha anche evidenziato la lenta approvazione del sistema di progetti come impianti di compostaggio, impianti di smistamento e altre infrastrutture necessarie per un sistema completo di gestione dei rifiuti in Croazia. Ha sottolineato il numero insignificante di centri di riutilizzo e repair cafè, rispetto a Slovenia e Italia ed il fatto che non beneficiano di nessun finanziamento da parte del governo.- Danijela Matejčič Miletić ha parlato del progetto del Repair Café Riperaj, gestito dall’azienda municipale Čistoća d.o.o. di Rijeka. Nel corso dei suoi cinque anni di attività, Riperaj ha dimostrato di essere un Repair Café di successo, riconosciuto dai cittadini, ospitando numerose attività educative. L’azienda municipale gestisce e finanzia interamente questo Repair Café e questa forma di istruzione e applicazione pratica dei principi di riutilizzo si è dimostrata la più efficiente e conveniente.
– Samanta Barić e Sanja Butković, rappresentanti del comune di Pola, hanno presentato i risultati e le sfide del sistema cittadino di gestione dei rifiuti a Pola, riflettendo sulla situazione durante la stagione turistica e sui problemi operativi. Hanno anche annunciato nuovi piani, tra cui un centro di riutilizzo “Circular corner” che opererà all’interno del centro di riciclo Valmade e dovrebbe iniziare a funzionare all’inizio del 2025. – Igor Mrkić della società di gestione dei rifiuti Pola Herculanea ha presentato uno studio di pre-fattibilità per un impianto di compostaggio e selezione dei rifiuti e l’espansione della raccolta dei rifiuti organici ad altri quartieri. Ha concluso che il sistema attuale è sempre più costoso e che progetti come impianti di compostaggio e impianti di selezione sono necessari per rendere il sistema più sostenibile. All’inizio dell’anno, i rappresentanti della città di Pola ed Ercolano hanno incontrato un rappresentante di Zero Waste Europe per la presentazione della certificazione Rifiuti Zero, come primo passo per aderire a questo percorso.
In seguito, si è tenuta una discussione intitolata Come gestire progetti comunitari di riutilizzo, sottolineando esempi pratici e stimolanti:Marko Košak di Zelena Akcija ha presentato Biciklopopravljaona;Marko Grbac di Zelena Istra ha presentato il repair café Radiona Re-Geppetto;Jošt Derlink ha presentato la Library of things di Lubiana;Mojca Žganec Metelko di KNOF ha presentato le boutique del riutilizzo;Karolina Kraljić ha illustrato i successi dell’impresa sociale Humana Nova, leader nel riciclo tessile in Croazia. La tavola rotonda ha concluso che, sebbene tali progetti contribuiscono agli obiettivi ambientali e sociali menzionati in molte politiche dell’UE, non ci sono soluzioni sistemiche e grandi supporti, lasciando che questi progetti facciano affidamento sull’entusiasmo personale. Intanto assistiamo alla crescente tendenza del fast fashion che incoraggia il consumo di massa di prodotti di bassa qualità il cui vero costo è sostenuto dal pianeta, dai lavoratori sfruttati e dalla salute umana. È stata anche sottolineata l’importanza di un buon marketing per i progetti di riutilizzo, per raggiungere un pubblico più ampio e con un approccio e un design attrattivi.

La conferenza si è conclusa con un laboratorio di cucina con avanzi di cibo per ridurre gli sprechi, condotto dallo chef e agricoltore biologico Matija Horg di OPG Horg

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The event was organized by Green Istria, with the support of the City of Pula, as part of the “Communities Go Circular” project. The project is funded by the European Union under the “Citizens, Equality, Rights and Values Programme (CERV)”. Views and opinions expressed are however those of the authors only and do not necessarily reflect those of the European Union or the European Education and Culture Executive Agency (EACEA). Neither the European Union nor the EACEA can be held responsible for them.

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Matija Horg