Nonostante siano da anni fuori legge i sacchetti di plastica, tutti noi abbiamo ben presente come nei reparti ortofrutta siano ancora in uso sacchetti di pura e semplice plastica, quasi un non senso rispetto alle direttive vigenti.
Finalmente stiamo però arrivando anche a dare soluzione a questa realtà.
Realizzato da fonte rinnovabile, compostabile nella compostiera domestica, il nuovo sacco per frutta e verdura, alternativo alle buste in plastica tradizionali, è realizzato dal gruppo francese Barbier che insieme a Novamont hanno sottoscritto una collaborazione tecnologica finalizzata alla creazione del Ma-Ter-Bio, il sacco per la terra.
Il sacco è di origine vegetale, in conformità ai dettami della legge francese e al suo decreto attuativo, totalmente compostabile in compostaggio domestico, ottenuto da amido e olio di girasole francesi. La percentuale di rinnovabilità del Ma-Ter-Bio è di almeno il 35%, ma può già essere già aumentata a oltre il 50%.
Il gruppo Barbier è il principale produttore nel mercato francese dei film plastici e sesto a livello europeo che, secondo i principi dell’economia circolare e della transizione energetica, sviluppa prodotti sia con materiali riciclati che con materiali biodegradabili e compostabili da più di 15 anni.
Novamont è la società pioniera nel settore delle bioplastiche biodegradabili e compostabili da fonti rinnovabili. Fondata nel 1989, ha organizzato la sua crescita su un modello di sviluppo basato sulla bioeconomia e sull’economia circolare e da oltre 25 anni opera per offrire soluzioni in bioplastica biodegradabile da fonti rinnovabili, alternative alle plastiche tradizionali da fonti fossili.
Oggi Novamont è il primo produttore di questi nuovi materiali plastici con la sua famiglia di bioplastiche Mater-Bi e una capacità produttiva annua di 150.000 tonnellate.
Certo coltivare mais per produrre sacchetti non è ancora il top della rinnovabilità, considerando che non conosciamo nel dettaglio il metodo di produzione di questo cereale, ma si comincia ad andare nella giusta direzione, pur mancando ancora una visione 100% green.
Come ad esempio la proposta del progetto di educazione ambientale Porta la Sporta (www.portalasporta.it ), che ha lanciato la proposta di utilizzare per la frutta e la verdura il sacco a rete, riutilizzabile infinite volte portandoselo da casa, come oggi si fa per la borsa della spesa.









