Laura Lo Presti, coordinatrice dei comuni Rifiuti Zero per Zero Waste Italy, ha viaggiato nel mese di luglio scorso nel Sud Italia per incontrare amministrazioni, imprenditori e altre realtà che si stanno impegnando verso Rifiuti Zero. Vi presentiamo il report dell’incontro con il docente Salvo La Delfa e un comitato d’accoglienza dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Luigi Einaudi a Siracusa.
“A matinata fa a iornata” un modo di dire Siculo che ricorda l’oro in bocca della mattina, la parte della giornata che ha la spinta più produttiva. E dove meglio applicare questo concetto, se non a scuola ?!
Teoricamente l’istituto è chiuso, siamo nel pieno delle vacanze estive, eppure sotto un implacabile solleone, ad attenderci c’è una numerosa delegazione di insegnanti,
genitori, alunni e attivisti di Rifiuti Zero Siracusa. “Einaudi Ambiente Sostenibile” questa è la ragione che ci ha portati ad incontrare i coinvolgenti professori Salvo La Delfa e Nino Moscuzza, insieme ad alcuni dei
protagonisti delle iniziative ambientali messe in atto all’interno di una scuola.
L’Einaudi non è un istituto di agraria, bensì un liceo scientifico dove però si è riusciti a dare un ruolo fondamentale all’agricoltura, agli alberi, al suolo, oltre ad una attenzione particolare per la gestione dei rifiuti e il riciclo.
L’iniziativa più eclatante è stata la piantumazione di 350 alberi nel giardino della scuola, trovando un terreno che ha avuto bisogno di un trapano per fare le buche, tanta era l’aridità. Accettando un’altra scommessa ancora più grande, su quello stesso terreno formato da terra da riporto e senza attrezzatura, si è deciso di seminare degli orti. Si è iniziato concimando il suolo con dello stallatico per arrivare ad oggi con 1600 Mq di orti lavorati e un impianto di irrigazione a goccia che fiancheggiano l’edificio
scolastico. “È un lavoro di braccia, testa e fatica che quest’anno ha prodotto delle belle spaghettate a base di pomodori e cipolle dell’orto, tutti insieme, preside e docenti” ci raccontano “e facciamo anche molte conserve di pomodoro, di qualità perfino superiore a quella dei pomodori pachino, lo scriva” ci dice il professor Moscuzza.
Anche Slow Food partecipa, gestendo una porzione di orto “Il fascino di questa realtà è ancora più interessante perché sta avvenendo in una città dove manca la coscienza su certe tematiche” tra il futuro boschetto e gli orti è stata piazzata una compostiera dove 35 famiglie formate da docenti, genitori e personale scolastico, conferiscono e beneficiano di uno sconto in bolletta.
Con il prendere forma delle iniziative, sono nati i gruppi di lavoro per accudire gli orti, annaffiare, gestire la compostiera e intanto, socializzare. Ad oggi la scuola si è dotata di una motozappa a benzina ed ha aderito alla politica di piantare un albero per ogni nuovo nato, attualmente 4 sono i nomi dei bebè
spuntati in giardino.
Ma non solo natura. All’interno delle oltre 50 aule viene fatta una raccolta differenziata molto spinta e all’esterno si creano aule didattiche (particolarmente utili e utilizzate nel periodo covid) arredate con cattedre, tavoli, panche e fioriere derivate da pallet riciclati e dall’impegno di genitori e alunni che insieme piallano, inchiodano e verniciano.
Luigi, uno dei genitori presenti, racconta della sua esperienza come ospite a Radio24, intervistato per la collaborazione familiare che gravita intorno alla scuola. La scuola ha ricevuto due finanziamenti: uno di circa €19mila per il frutteto perduto e le erbe aromatiche e l’altro da €130mila “edugreen” per diventare comunità energetica.Nella scuola si possono conferire gli olii esausti ed a breve anche le pile.
La storia dell’istituto Einaudi è da raccontare come esempio virtuoso perché insegna materie di studio e cittadinanza attiva, competenza pratiche e teoriche, con passione e dedizione, nel contesto della sfida più importante dei nostri tempi: trovare insieme ai ragazzi un modo nuovo di stare insieme, per costruire un modo diverso di camminare su questa Terra, dove non serva più ricorrere al trapano per piantare un
albero.
Giulio, neodiplomato dichiara: “La mia personale scommessa è ritornare qui tra 5 anni, quando sarò un insegnante di matematica”. Quale miglior testimonial di un ex alunno!