Il proposito di A2A e di Ecipower di costruire un mega inceneritore nella Valle del Mela, in provincia di Messina, nella centrale che fu ad olio combustibile di Arichi non solo ci trova fortemente contrari ma conferma e smaschera un piano alle spalle dei cittadini italiani e delle stesse istituzioni locali di consegnare da nord a sud la gestione dei rifiuti e della industria sporca ed assistita nelle mani “voraci” delle multiutilities, per portare a compimento attraverso l’articolo 35 dello sblocca Italia un’opera di colonizzazione finanziaria senza precedenti a Nord e Sud del nostro Paese.
Dopo la sconfitta dei 4 inceneritori di Cuffaro e lo sforzo di far partire anche in Sicilia, nonostante l’inerzia della giunta regionale, che incredibilmente ostacola la partenza delle buone pratiche a partire dalla realizzazione di una filiera di impianti di compostaggio indispensabili per far partire su larga scala le raccolte porta a porta, ecco che si ritorna a parlare di inceneritori. Riconvertire una centrale termica inquinante in un mega impianto di incenerimento da oltre 1300 tonnellate giorno (427000 anno) significa aggiungere ad una situazione sanitaria ed ambientale già fortemente compromessa altra “benzina” che renderà per sempre invivibile un territorio che necessita invece di immediate bonifiche. Inoltre un impianto di tali dimensioni significherebbe bruciare il futuro a politiche volte a promuovere le buone pratiche dei 10 passi verso Rifiuti Zero che già adesso, nonostante difficoltà notevoli, stanno marciando anche in diversi comuni siciliani.
Come al tempo del governo Cuffaro, Zero Waste Italy con il supporto di Zero Waste Europe e di Zero Waste International Alliance non staranno a guardare ed oltre ad appoggiare convintamente la mobilitazione del 27 settembre, mette a disposizione dei movimenti di cittadinanza attiva tutto il proprio circuito e l’espertixe per sconfiggere questo tentativo arrogante ed inquinante.
Siamo riusciti a sconfiggere gli inceneritori di Cuffaro, sconfiggeremo anche questo tentativo e con pazienza e tenacia, attraverso la rivoluzione del buon senso che ha già portato oltre 220 comuni italiani ad adottare il percorso Rifiuti Zero, sbarreremo la strada ai signori dello smaltimento di risorse preziose nelle discariche e negli inceneritori.
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Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe, presidente di Zero Waste Italy e vincitore del Goldman Environmental Prize 2013.









