Zero Waste Italy risponde alle argomentazioni dell’assessora all’Ambiente del Comune di Roma Sabrina Alfonsi pubblicate su Fanpage il giorno 06/09/2024.
Zero Waste Italy (Rifiuti Zero Italia) si è sempre spesa per una gestione dei rifiuti senza ricorso all’incenerimento ritenendola la più corretta e sostenibile e coerentemente con questa posizione si è sempre battuta contro ogni inceneritore incluso, senza fare eccezione, quello che si vuole realizzare nell’ultimo lembo di territorio del Comune di Roma appunto Santa Palomba, in pratica sotto le finestre del
Comune di Albano.
Destituita di ogni fondamento, è l’affermazione dell’Assessora quando intende far credere che chi è contro l’incenerimento è a favore delle discariche, questa posizione non ha mai trovato diritto di cittadinanza e mai l’avrà presso Zero Waste Italy, anzi, ci risulta che lo stesso vale per Legambiente, WWF, Italia Nostra (sezione castelli romani), CGIL e le tante decine di comitati “No Inceneritore” che stiamo sostenendo nella loro coraggiosa e meritoria battaglia.
Semmai, il ricorso alla discarica è un problema doppio per i “Pro Inceneritori” che hanno l’onere di conferire le ceneri volatili in una discarica per rifiuti speciali pericolosi e le altre in una per rifiuti speciali non pericolosi.
Veniamo ora al “Piano per la Gestione dei Rifiuti di Roma” definito dall’Assessora rispettoso della normativa nazionale e comunitaria e che prevede obiettivi sfidanti, ma i numeri, salvo un refuso di stampa, sembrano non tornare.
Al 2035, infatti, la Comunità Europea stabilisce per tutti gli Stati membri, un obiettivo di recupero materia non inferiore al 65%. Assunto che anche il recupero di materia implica degli scarti che oscillano tra il
10 – 15% dell’immesso, ne consegue che alla data stabilita la raccolta differenziata dovrà necessariamente essere ricompresa, per non incorrere in una procedura d’infrazione da parte dell’UE, tra il 75- 80% e non il 70% come affermato. Anche sulle quantità espresse in tonnellate, l’assessora sembra strumentalmente non dirla tutta.
Il Piano per la Gestione dei Rifiuti per Roma Capitale alternativo all’incenerimento presentato due anni fa a firma Zero Waste Italy e rimasta lettera morta non riporta le quantità indicate che risultano, pertanto, arrotondate per eccesso.
Il punto, però, non è questo, quanto l’aver evitato ogni riferimento alle ceneri prodotte che, per la capacità dell’impianto di Santa Palomba, saranno pari a 180.000 tonnellate annue, alle quali aggiungere quelle prodotte dagli altri inceneritori nei quali conferire i rifiuti durante il fermo impianto. Non è chiaro, allora, lo stupore per 1,5 milioni di scarto stabilizzato (dato arrotondato per eccesso) in cinque anni, mentre 1 milione di ceneri (dato arrotondato per difetto) prodotte nello stesso periodo non suscita nessuna preoccupazione. Eppure differenze ci sono, le ceneri sono costanti nel tempo (dureranno 33 anni, più di un BTP), hanno un indice di costipazione sfavorevole e conservano un tasso di tossicità nemmeno lontanamente paragonabile allo scarto stabilizzato. Da quanto dichiarato (e omesso) nell’articolo dall’assessora si coglie come l’approccio concettuale nella gestione dei rifiuti sia diametralmente
diverso rispetto a Zero Waste, la rappresentante capitolina non confronta gli effetti tra i due sistemi (con o senza incenerimento) e al raggiungimento di un determinato obiettivo di raccolta differenziata crea un “fermo immagine” neanche fosse un limite insuperabile per legge.
Per Zero Waste, invece, ogni obiettivo raggiunto è un fotogramma e la sfida è farne seguire altri per alzare l’asticella verso una sempre maggiore sostenibilità. La parola d’ordine allora è flessibilità, più ne abbiamo,
maggiore sarà l’efficacia della gestione dei rifiuti e più velocemente si affermerà l’economia circolare, al contrario, l’incenerimento ingessa il sistema e nuoce all’economia circolare e questa non è una affermazione di parte, ma il principio dell’UE “Do Not Signigicat Harm” che include tutti i trattamenti termici tra i rischi significativi per l’economia circolare e l’ambiente.
Ad ogni modo non ci sentiamo a nostro agio a confrontarci con queste modalità, cogliamo l’occasione per invitare il Sindaco di Roma e l’Assessora alle due giornate dedicate che si terranno il 2 e 3 ottobre prossimo a Roma, seguirà invito formale.
Rossano Ercolini
Presidente Zero Waste Italy
Sabrina Petrucci
Pasquale Laurito
Bruno Ghigi
Referenti regionali