
Sensibilizzare sulla riparazione e sul riuso è cruciale per promuovere la
riduzione dei rifiuti e affrontare le sfide economiche e sociali legate alla nostra
impronta ambientale.
La società moderna promuove la cultura dello scarto immettendo sul mercato
prodotti sempre meno durevoli e di scarsa qualità per poi arrivare velocemente
ad essere buttati e sostituiti, togliendo l’opzione della riparazione.
La produzione di nuovi beni comporta l’utilizzo di risorse naturali, energia e
materiali, in una spirale che arriva a plasmare e forzare la nostra politica con
l’atteggiamento predatorio di chi, come il nostro paese, queste risorse non le
possiede e deve trovarle in altre nazioni, spesso instabili.
Favorire la riparazione ed il riuso permette di frenare la necessità di estrarre
nuovi materiali, operazioni costose per un bilancio sia economico che
ambientale, ridurre le emissioni di gas serra e di conseguenza contribuire alla
mitigazione dei cambiamenti climatici.
Oltretutto acquistare oggetti rigenerati o di seconda mano si pone alla base di
un cambiamento culturale che influenza la percezione dell’usa e getta,
promuove un atteggiamento più responsabile verso i beni di consumo, crea un
alternativa al sistema economico ed occupazionale
sostenendo l’implementazione di piattaforme dedicate ed aiuta la creazione di
economie locali e comunità resilienti.
Con queste motivazioni e obiettivi siamo partner del progetto Europeo
“Communities Go Circular” e come parte del nostro contributo abbiamo
organizzato il ReFestival a Capannori (Lu).
Nella giornata di sabato 30 Settembre, abbiamo ospitato presso il Polo
Tecnologico la conferenza
“I Centri del Riuso si raccontano: La parola a chi ha avviato/lavora/conosce da
vicino questa esperienza. Storie a confronto con ospiti provenienti da varie
Regioni Italiane”. Questa conferenza ha avuto lo scopo di presentare la nostra
mappatura nazionale sui centri di riparazione e riuso
erreallaterza.it, riunire in presenza cittadini ed esponenti di queste
realtà affinché si possa rafforzare la rete e si possano incoraggiare
l’implementazione dei Centri esistenti e la nascita di nuovi. E’stato importante
condividere le difficoltà normative, economiche, logistiche per una comune
volontà di trovare delle soluzione ed un mutuo supporto.
Hanno partecipato alla giornata i seguenti Centri:
Babordo di Viareggio, BrikkeBrakke di Livorno, Centri del Riuso di Borgo San
Lorenzo e Londa (Fi), Quisipuò di Montespertoli (Fi), Recuperiamoci di Prato,
Ricicleria di Assisi, Centro del Riuso di Santeremo in colle (Ba), Fare Eco di
Reggio Calabria, Daccapo e La Cometa di Capannori (Lu), Mani Tese di
Milano e Scandicci (Fi), Valle Virtuosa dalla Valle d’Aosta, Ambiente e Salute
da Bolzano.
Per la giornata di domenica 1 Ottobre ci siamo spostati nella Piazza del
Mercato di Marlia (frazione di Capannori) con il fine di aprire ad una maggiore
partecipazione cittadina e visibilità.
Durante la mattina si è svolta la seconda conferenza “i Centri del Riuso, la
parola ad amministratori e industriali” con l’intento di mettere a confronto le
esperienze dei decisori politici che attuano politiche ambientali, imprenditori
che si occupano di riuso e presentare la nostra campagna di advocacy per
chiedere una normativa più equa sul riutilizzo, frutto di una petizione che ha
raccolto oltre 30mila firme ”Basta rottamare! Ora una normativa chiara su
riparazione e riuso è urgente”, celebrando la partenza degli attivisti che sono
partiti in ebike alla volta del Governo Romano per la consegna di questo
malloppo di firme. La narrazione che deriva dalla buona politica e dagli
imprenditori con una visione ecologista conferma non solo la necessità ma
anche la fattibilità di un cambio di rotta che coinvolge il nostro stile di abitare
questo pianeta. I risultati sottolineano come la strategia Rifiuti Zero sia efficace
sia quando applicata dai Comuni per la riduzione dei rifiuti, dati alla mano,
ottenendo le migliori prestazioni sulla raccolta differenziata e le buone pratiche,
che dalle attività produttive che colgono opportunità dagli scarti, nella
spazzatura.
I relatori della mattina sono stati: Rossano Ercolini e Patrizia Lo Sciuto
presidente e vicepresidente di Zero Waste Italy, Giordano Del Chiaro assessore
all’ambiente del Comune di Capannori, Marco Dapiaggi sindaco di Codevilla
(Pv) da sempre un convinto sostenitore di Rifiuti Zero, Massimo Fundarò
assessore all’ambiente del Comune di Calatafimi Segesta e presidente della
SRR TP Nord che ci ha descritto una Sicilia inedita, innovativa e con una
funzionante gestione ambientale, Claudio Tedeschi presidente di Dismeco di
Marzabotto (Bo) con la sua piattaforma di recupero, riparazione e rivendita
delle lavatrici, Mirko Bernardi presidente di Hacking Lab di Capannori (Lu)
centro di riuso di elettronica che recupera e rigenera una serie di raee e Danilo
Boni coordinatore di Zero Waste Italy e consulente ambientale che ha
contattato e mappato centinaia di centri di riparazione e riuso in tutto il
territorio nazionale.
Dato che uno degli obiettivi principali del progetto “Communities Go Circular”
è coinvolgere i cittadini nella creazione di comunità rifiuti zero, abbiamo
organizzato una serie di laboratori interattivi per le famiglie come avrete visto
nelle nostre locandine in dettaglio. Tutte iniziative in linea con il progetto:
ridare nuova vita agli scarti, imparare a riparare i piccoli elettrodomestici di
casa, autoprodursi prodotti per l’igiene personale e della casa, dotarsi di nuovi
occhi per vedere risorse dove comunemente ci fermiamo ai rifiuti, attraverso la
fantasia, le manualità, le storie creative, la musica che può essere suonata con
oggetti recuperati. Lo abbiamo fatto in piazza, ad orario continuativo,
gratuitamente, accessibile a tutti e soprattutto con la collaborazione delle
associazioni, cooperative e realtà che si sono rese disponibili e con cui
condividiamo sensibilità e visione.
La chiusura serale è stata affidata al concerto della Gaudats Junk Band, gruppo
che si autoproduce e suona con strumenti creati con quanto impropriamente
definiamo troppo leggermente “rifiuti”.
Il ReFestival è stato un evento riuscito che nonostante il caldo anomalo della
domenica, ha visto una buona affluenza e la partecipazione di circa cinquecento
persone tra grandi e bambini.
Il ReFestival è stato coordinato da Laura Lo Presti con il supporto di Francesca
Ferri, per Zero Waste Italy.
I numeri di “Communities go circular”
Il progetto prevede la partecipazione diretta di 1.058 cittadini, 61
organizzazioni della società civile e 115 decisori. Per raggiungere l’obiettivo del
progetto, terremo:
26 workshop per i cittadini,
5 workshop/formazione per decisori e stakeholder;
2 seminari;
4 conferenze internazionali a Pola, Krško, Lubiana e Capannori
e una serie di attività di advocacy.
Nell’ambito del progetto, verrà condotta una formazione costante sul tema della
riparazione e del riutilizzo, verrà incoraggiata l’apertura di nuovi centri di
riutilizzo ed il collegamento con gli stakeholder.
Durata: 1.11.2022 – 1.11.2024
Partner: Ekologi brez meja, Knof, Zero Waste Italy, Zelena akcija (Zero Waste
Croazia), Zelena Istra.
Il progetto fa parte del Programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori
dell’UE (CERV).